#Leopolda13 e la sinistra hipster, ovvero: “i 4 minuti a vostra disposizione sono terminati”

Secondo giorno di congressi, in vista delle primarie PD, per Matteo Renzi e  l’hashtag #Leopolda13 continua a riservare emozioni fortissime.

100 tavoli pieni di niente, 4 minuti ad intervento poi la voce fuori campo annuncia: “spiacente, i 4 minuti a vostra disposizione sono terminati”.

Va in scena una parodia del sogno bipolare americano, le camice bianche, i look curati e il profluvio di device apple e android. Va in scena una (non-)sinistra morta le cui parole chiave, ops…. scusate…. i cui hastags sono il sogno ultraliberista fatto carne viva e tremula. C’è di tutto dentro, da narrazioni tossiche come le start-up, definite unico metodo per risolvere la disoccupazione giovanile, a duro e puro populismo (@zeropregi twittava apostrofandoli Grillini del PD). L’importante è stare a sinistra ma parlare come parla la destra, non quella solita più o meno criptofascista a cui siamo abituati, ma una destra soft, che rappresenta più uno zio permissivo che non un padre autoritario (cit. @amicofaralla). Ma sopratutto bisogna aspettare in fila indiana il proprio turno per parlare, dopodichè ” i 4 minuti a vostra disposizione sono terminati”.

Non c’è nulla dentro i cento tavoli, è un berlusconismo “rosè” che ricicla trombati e gente pronta a cambiare casacca. Il mitologema del carro dei vincitori per eccellenza sul quale si stanno aggrappando tutti, pur di avere un posticino nella Nuova Sinistra di Domani, sul quale bisogna “starci dentro” pena la scomparsa totale.

Main theme è proprio il futuro, ma è un futuro patinato, in HD, lontano mille miglia dai colori e dagli angoli bui delle strade, dove chi non ha nulla (neanche i diritti fondamentali) continuerà a vivere come un dannato. I sottotemi sono quelli di una cultura liberista dove un retweet conta più di un’idea; si parla un pò di antimafia (con elogio dei morti, mai parlare dei vivi mi raccomando), si parla di Legalità ma senza giustizia (sociale), si parla di Competenza e Merito, ma non di solidarietà o fratellanza. Si parla di così tanti argomenti che in realtà non si sta parlando di nulla e come al solito l’importante è parlarne per 4 minuti dopodiche:  ” i 4 minuti a vostra disposizione sono terminati”.

Non si parla di sfruttamento, carceri assassine, redistribuzione del reddito, TAV, diritti alla casa, diritti di cittadinanza, liberalizzazione delle droghe. Non si parla di tutto ciò, ma lo si fa con un tono leggero, quasi un pò hipster, dal forte impatto mediatico. I retweets si inseguono ad una velocità da capogiro, l’entusiasmo condensato in 140 caratteri alla volta, altro populismo spicciolo sparso da un hashtag che diventa Topic in poco tempo. Le immagini sono forse il mezzo migliore per descrivere questa giornata, immagini di tanta gente, simili nell’aspetto, con il pass d’ordinanza appeso al collo e il viso sorridente. Tanta retorica sul “Paese Reale”,  tanti applausi e musica commerciale ed il cronometro che scorre imperterrito: ” i 4 minuti a vostra disposizione sono terminati”

Nello stesso giorno, nel vero paese reale, andava in scena l’ultima tragedia annunciata. #ExColorificio di #Pisa, realtà occupata da circa un anno, vero luogo di resistenza culturale veniva sgomb(e)rato da una DIGOS un pò “sorpresa”. Il sindaco di Pisa è Filippeschi, PD, stesso partito di Renzi, toscano come lui, ma alla Leopolda un tavolo su Pisa non c’era, evidentemente sarebbe stato il 101° tavolo e a qualcuno magari il numero 101 porta sfiga. @Flaccidia coglie bene la differenza e mette insieme le immagini provenienti dai due hashtags, trovate voi le differenze. Io sono già troppo nauseato da questa pantomima di sinistra hipster e poi anche i miei ” 4 minuti a vostra disposizione” stanno per terminare.

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